martedì 8 febbraio 2011

La FDIC aggredisce i bonus USA!


Quella di oggi è la puntata numero 800 del Diario della crisi finanziaria, il diario di bordo non ufficiale della tempesta perfetta iniziata il 9 agosto del 2007, anche se sinistri scricchiolii della potente flotta dei vari soggetti che compongono il mercato finanziario si erano già avvertiti nei primi mesi di quell’anno; colgo l’occasione per ringraziare i lettori che sin dal settembre del 2007 hanno seguito questo sforzo quotidiano.

La Federal Deposit Insurance Corporation ha proposto che solo il 50 per cento dei bonus per i manager delle grandi banche statunitensi possa essere pagato in contanti, mentre l’altra metà dovrà essere differita di tre anni.

Si tratta di una proposta timida rispetto a quanto è stato previsto a dicembre scorso nell’Unione europea, dove è già previsto che i top bankers non possano ricevere che il 20 per cento dei bonus in contanti.

Sia al di qua che al di là dell’Oceano Atlantico, le mosse avvenute o in preparazione dei regolatori stanno spingendo ad un innalzamento dei compensi fissi dei top manager, come è già avvenuto nella potente ma ancor più preveggente Goldman Sachs e in Citigroup, con la triplicazione dello stipendio di Larry Blankfein di Goldman e la fissazione di uno stipendio di 1,75 milioni di di dollari per il numero uno di Citi.

Le banche statunitensi cui verrà applicata, se approvata la proposta della FDIC sono quelle con oltre 50 milioni di dollari di assets e, cioè, oltre alle due già citate, Bank of America, Wells Fargo, J.P. Morgan Chase e Morgan Stanley.