venerdì 30 novembre 2012

Le mani di Draghi sulle banche europee


Le dichiarazioni di Mario Draghi sulla vigilanza bancaria unificata che va applicata indistintamente a tutte le banche hanno gettato lo sconcerto nel mondo bancario tedesco che sperava fossero esenti le banche pubbliche, fortemente difese dal governo che sperava fossero soggette ai controlli da parte della Banca Centrale Europea solo le banche di maggiori dimensioni. 

Non sono solo le banche tedesche a temere la nuova vigilanza, ma le altre, italiane comprese, tacciono e sono in attesa di capire cosa cambierà rispetto al controllo finora esercitato dalle banche centrali nazionali.

I tempi per l'entrata a regime della nuova vigilanza sono, tuttavia, alquanto lunghi e si prevede che non sarà operativa prima della fine del prossimo anno. Ma Draghi ha anche invitato i paesi membri dell'euro a altre forme di condivisione nella politica economica e in quella sociale, con chiaro riferimento alla necessità di riforma del mercato del lavoro, in particolare in Italia e Francia.

I mercati hanno vissuto ieri una giornata di festa sulle prospettive di un accordo negli Stati Uniti d'America sulla questione del debito, anche se in realtà le posizioni di democratici e repubblicani sono ancora distanti.