lunedì 21 gennaio 2013

Piccoli movimenti del differenziale


Mentre sembrava destinato a rompere verso il basso la soglia psicologica dei 240 punti, il differenziale tra BTP a 10 anni e il Bund di pari durata si è riportato oggi in vista dei 270 punti base, anche se nell'intraday ha toccato la soglia dei 238 punti in concomitanza di un'escursione del Bund, forse in concomitanza con le disastrose elezioni per la Merkel in Sassonia, sino a 1,71 per cento di rendimento, ma subito dopo si è portato, seppur di poco, al di sotto dell'1,50 per cento.

Come ho spiegato più volte, il differenziale è dato dalla differenza di rendimento dei due decennali e, finché il Bund è rimasto alivelli bassissimi, prossimi all'uno per cento, per il BTP c'è stato poco da fare, ma da qualche settimana, dopo il salvataggio della Grecia, i rendimenti dei titoli tedeschi e di quelli della cosiddetta area core della zona dell'euro sono sensibilmente risaliti.

Quello che manca, o non vi è ancora a sufficienza, è il recupero ulteriore dei titoli di stato italiani e degli altri paesi deboli dell'area euro e non vi è molto da attendersi, per il nostro paese, sino al risultato delle elezioni politiche fissate per fine febbraio.